Conosci Voicebooks
I nomi, i volti e le parole di chi ha creato la nuova piattaforma dedicata all’ascolto dell’inglese

Anthony Green
Fin da quando sono approdato in Italia, 30 anni fa, mi sono domandato che cosa rendesse l’ascolto dell’inglese così complesso per gli italiani. Dopo tanti anni di studio e di lavoro, sono giunto alla conclusione che tutto parta dall’errata convinzione, spesso istillata nella mente degli studenti, che l’inglese sia una lingua “facile” e avere difficoltà a comprendere chi la parla significhi non essere portati per le lingue. Voicebooks nasce proprio per dimostrare a ognuno di questi studenti che non c’è nulla di vero in questa affermazione e che, con il giusto metodo e un po’ di costanza, saranno perfettamente capaci di comprendere e di esprimersi in inglese attraverso lo sviluppo della competenza linguistica di gran lunga più importante: l’ascolto.
Domenico Bracciodieta
Insegno Inglese da 30 anni nelle scuole superiori e ho sempre avvertito la necessità di colmare il gap fra le abilità di lettura/scrittura dei miei studenti - talvolta eccellenti- e le competenze di speaking e listening, soprattutto quest’ultima molto trascurata.
Con Voicebooks siamo riusciti a trovare la maniera giusta per attrarre gli studenti verso un ascolto interattivo, giocoso, proficuo nello stesso tempo, senza dover sottrarre tempo alle “preziose” ore mattutine. I miei alunni scelgono i loro tempi, raggiungono gli obiettivi con successo, senza pressione, e conservano quanto appreso nella loro memoria a lungo termine; io posso controllarli a distanza, valutare i loro progressi e la loro autonomia di apprendimento. Raramente li ho visti così entusiasti dei risultati ottenuti.